lunedì 25 agosto 2014

Lisbona dall’alto In giro per i miradouri della città


Lisbona dalle sette colline, delle salite ripide e dei vicoli bui, degli elevador per alleviare la scalata agli elettrici sferraglianti da un colle all’altro. Lisbona affacciata su un fiume ma che a volte è anche un po’ mare, Lisbona degli sguardi infiniti dai miradouri sopra la città.

Io credo che a chi decide di andare a vivere all’estero, chi si imbarca in questa splendida avventura, periodicamente, come una specie di ciclo, capiti la giornata delle domande, del “chi me lo fa fare?”del “chissà se è la scelta giusta?”.



Non so se capiti a tutti, probabilmente no, a me capita e sono sicuro di non essere l’unico.

Scegliere di lasciare tutto ed andare a vivere in un altro paese è una scelta stimolante e molto divertente per 350 giorni l’anno, ma ci sono quindici giorni (…forse meno, diciamo dieci) dove la nostalgia di casa, gli amici, la famiglia si presenta vile e assassina con il solo con il solo intento di rovinarci l’umore.

Per me, Lisbona stessa è l’antidoto alla nostalgia.



Il segreto è uscire di casa, perdersi a guardare, ascoltare il tintinnio metallico dei tram, il borbottare dei vecchi che si lamentano e farsi avvolgere di nuovo dal calore di questa città.

Tutte le volte che scrivo di Lisbona mi sento un delirante, mi rendo perfettamente conto che il tutto può sembrare eccessivo, ma se siete stati a Lisbona, se ci avete vissuto e ve ne siete innamorati, se avete visto un po’ più in profondità lo spirito di questa città allora sono sicuro di non essere frainteso.

Lisbona è una città che si mette in mostra, dico sempre che è una prostituta con il fascino di una grande signora. Puttana per la facilità di farsi vedere, per la sfrontatezza della sua bellezza ma con un’anima nobile, romantica e una storia ricca come una grande signora.

Vedere Lisbona dall’alto, passeggiare da un miradouro all’altro, fermarsi a guarda la vita della città può essere molto più interessante che andare a fare un giro a Bèlem (era solo un esempio, Belem è stupenda).

I miradouri sono i punti panoramici della città, ma nello stesso tempo sono delle piazze, sono dei parchi, sono dei posti dove la gente in qualche modo vive e da dove è possibile ammirare lo splendore di Lisbona.



I miradouri della città sono infiniti e sono disseminati ovunque, provo a consigliarvi un paio di giri che abbiano logica vedendo i miradouri più belli.
Un primo giro potrebbe iniziare prendendo il tram 28 e scendendo al Largo da Graca.

Da lì fatevi indicare il miradouro di “Nossa senhora do monte”, dopodiché proseguite fino al miradouro “da Graça” (vedere il tramonto da uno di questi due miradouri è un’esperienza mozzafiato).
Dopo aver fatto un giro a Graça scendete la collina fino al miradouro di “Portas do Sol”, fate ancora qualche passo e arriverete al miradouro di “Santa Luzia”, probabilmente il più amato della città.

A questo punto vi trovate esattamente sopra l’Alfama, entrateci dentro e cercate il miradouro di “Santo Estevão“, credo sia uno dei miradouri meno conosciuti dai turisti, si trova proprio in mezzo all’Alfama.

Un secondo giro invece potrebbe iniziare prendendo l’elevador do Lavra e arrivare in cima fino al “Jardim do Torel“. Si tratta in un parco, assolutamente fuori dai giri turistici, piccolo ma bellissimo, con una vista sul Bairro Alto spettacolare.



Riscendete dal Jardim do Torel e salita dall’altra parte con l’elevador da Gloria, vi ritroverete al miradouro di “Sao Pedro d’Alcantara“. Il Castello, la cattedrale, l’Alfama, la baixa, il Tejo, tutta la città si domina da questo punto ed è facile riconoscerne i pezzi.

Attraversate tutto il bairro alto e sbucate dalla parte opposta per arrivare al miradouro di “Santa Catarina” (o Adamastor), il più alternativo dei miradouri, comprate una litrosa di Sagres, stendetevi sul prato o sedetevi per terra e godetevi lo spettacolo della città. 


Prima pubblicazione 2 Dicembre 2012

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